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Lettera di San Domenico alle Monache di Madrid
inviata nella primavera del 1220 da Bologna

Fra Domenico, Maestro dei Predicatori, augura alla cara priora e a tutta la comunità delle Monache di Madrid, salute e quotidiano progresso.   Il vostro impegno per una vita santa è motivo di grande gioia per me: ne ringrazio Dio che ha voluto sottrarvi ai miasmi di questo mondo.

Comabttete instancabilmente, figlie, contro l'antico avversario con digiuni e preghiere: Non riceverà la corona se non chi avrà debitamente combattuto (2 Tm. 2,5). Fino ad oggi non disponevate di locali adatti alla vita religiosa; ma adesso non potete più addurrre questa scusa perchè, grazie a Dio, disponete di edifici sufficienti e molto adatti alla vita regolare.

Io voglio perciò che d'ora innanzi osserviate il silenzio nei luoghi dov'è proibito parlare: refettorio, dormitorio e oratorio. Quanto agli altri, attenetevi alle vostre consuetudini. Nessuna esca dal monastero; nessuno vi entri salvo il vescovo o altro prelato che venga a predicare o per la visita canonica.

 

Non risparmiatevi discipline e veglie. Obbedite alla vostra priora. Non perdetevi in chiacchiere e non sciupate il tempo in pettegolezzi.

Nell'impossibilità di venire incontro alle vostre necessità materiali non voglio però gravare su di voi autorizzando altri frati a ricevere o imporre alla comunità l'accettazione di donne: soltanto alla priora con il consiglio del monastero è riservata questa facoltà.

 

Ordino al mio carissimo fratello (Mamés), che molto si prodiga per darvi la possibilità di abbracciare questo santissimo stato, di disporre ogni cosa e di determinare tutto ciò che gli sembri opportuno affinchè viviate nel modo più santo e religioso.

Gli delego infine facoltà di visitare, correggere e, in caso di necessità, di deporre la priora quando vi fosse il consenso maggioritario delle moanche e lo autorizzo a dispensarvi anche su qualche punto, secondo che gli parrà bene.

                

Vi saluto in Cristo.

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